messo

published by joe

alla porta



sabato, settembre 30, 2006

rivelazione

nell'immobilita' di un mattino inoperoso ho guardato fuori dalla finestra ed ho capito che sono a new york. Oggi sono sdraiato sul letto, a leggere un libro, a new york.

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venerdì, settembre 29, 2006

arredare la casa

non e' facile trovarsi in una casa in affitto. ogni giorno ci rendiamo conto che ci serve qualcosa di nuovo, e dobbiamo comprarlo. oggi e' toccato a tostapane, set x 4 di posate, presina e set x4 di cucchiai di legno. manca ancora molto, uh se manca: necessitiamo di una pentola decente per la pasta, bicchieri, piatti, gia' visti quelli che compreremo, altre lenzuola, candele perche' il cinghiale e' romantico, casse per ipod, la musica e' importante porco due, minchiatine varie....ma tutto cio' sara' per la prossima casa, quella definitiva, quella dove (soprav)vivere per il prossimo anno, intanto abbiamo ereditato qualcosa da stefano.

posted by io @ 8:42 PM 0 comments

grigio

dormono tutti ancora. tutti soon sempre michele e stefano, in ordine alfabetico, di altezza, di eta', e se qulacuno ha aun modo diverso per classificarli, si faccia avanti. ho terminato la fase uno: recupero completo del fuso, sveglia ore otto, perfetto, e loro ancora dormono.
forse la luce ha aiutato, non abbiamo la tenda ad una finestra e le mattine passate l'inondazione luminosa "facilitava" un presto risveglio, spazzando via, annegando, ogni istinto e desiderio torpido; oggi e' grigia new york, piove, poco, il grigio e' tenue, una tenda semi trasparente tirata a coprire ogni cosa. Il grigio e' perlaceo, delicato, un po' opaco, pulito. Ancora dormono, il caffe' e' stato fatto, il sua aroma si sparso per le stanze,12, della casa ma non e' riuscito ad entrare nei loro nasi, e' rimasto li' a volteggiare, espandersi, abbracciare, accarezzare, chi sa che altro, ma evidentemente non abbastanza. Nelle finte pubblicita' italiane del mulino bianco ( quello delle striciole, epoca avanti o tunnel), il caffe italiano, moka style, ha sempre funzionato, ha sempre risvegliato l'intera famiglia, che felice correva poi, come un'orda di barbari, a razziare il tavolo della colazione apparecchiato come in un bed & breakfast, sotto gli occhi vigili di una mamma ebete pronta a ringraziare tutti con un bacio forse perche' subito ed in fretta si accingevano a togliersi dalle *****, oggi non sono volgare. Questo non e' il mulino bianco evidentemente, questa e' la vita vera, quella dura, quella di strada, aho', quella dove solo chi ingoia piu' merda ce la puo' fare,...vabbe' non me ne posso andare solo perche' in ufficio ancora non sono nessuno per le guardie,'nfami, alla reception, sono una costola brutta ed invadente di michele, quindi devo aspettare lui. mi resta il clan dei mahe' di simenon, poi vi dico com'e'.

posted by io @ 8:16 AM 0 comments

...

serata moscia, fare molta attenzione, controllo, costante, percezione reale di cio' che accade.
partita a biliardo al fat cat , 8 e 15 con buche dad pool, funny. locale pieno, nemmeno paragonabile alla sera del concerto ad aprile, una birra, fine. pioveva. 20 minuti sotto un tendone ad aspettare che spiovesse. sono a casa. oggi la prima spesa. pane, morbido e bianco, sofficissimo, altro che scozia, pasta, 1/2 kg, sugo al basilico, birre, succo di frutta, biscotti e non ricordo cos'altro. pasta per due con il sugo comprato, cotta discretamente, retrogusto di barbecue, gli americani non sanno cosa sia la cucina italiana, credono sia un surrogato dei loro sapori grassi e forti. sono seduto sul letto/divano, scrivo con questo dell mentre stefano e michele sono alle prese con i loro laptop, ci parliamo da una stanza all'altra, con michele, spettegoliamo un poco, gli occhi sono quasi chiusi, e' l'una e trenta circa e domani si lavora, sono le 7 e 30 in italia e si lavora pure li'.
buona notte, oggi volevo scrivere solo per perdere un po' di tempo. vado a predere un libro, simenon. buona lettura, a me.

posted by io @ 1:47 AM 0 comments

mercoledì, settembre 27, 2006

sara' forse la mia rovina

ma anche la vostra, se siete un minimo interessati a queste quattro parole, buttate li' come i dadi mischiati dalla scatola del paroliere, se ci avete mai giocato, questa connessione in casa, con tanto di router wireless, potrei scrivere anche dal bagno se volessi....
jed ha appena detto che non e' comunista, ha sparato con una 44 magnum, at poligono di tiro(shooting range), non e' l'ispettore callaghan ne' un malvivente, pero' he tried, just for fun. he is no communist he is more socialist, and now he is laughing, and he is also checking my spelling. he is suggesting me to write the all truth: he is handsome and raelly really smart( i don't want to understate it), we just had a beer, pam is doing her stuff at the laptop. michele mi sembra moscio, lui dice di essere tired, mischiamo inglese e italiano e tutto e surreale. mi diverto a fare il cazzone, sono un po' knocked out but it is ok. jed just killed me with a blue chip, non sanno di nulla e fanno schifo ma lui continua a mangiare. ora andiamo a cenare tutti insieme. il cinghiale e' ! roger. passo e chiudo

posted by io @ 8:14 PM 0 comments

basta con le cazzate....

adesso la facciamo finita e cambiamo registro!!!!!
sono le 7,41 qui a ny, sono sveglio da circa 1 ora perche' sto sotto effetto fuso, perche' non c'e' una tenda alla finestra, perche' c'havevo sete e perche' devo andare in bagno a pisciare ( scusate se sono rude ma e' la verita'). prima sera a ny per smaltire il fuso: cazzeggio in casa con ste(e' con noi per un poco) e michele, ho tirato fuori i generi di prima necessita' dalla valigia, libri, una moca, caffe', ciabatte e l'occorrente per la doccia. finalmente dopo una rapida ma accurata riconciliazione con profumato e pulito, siamo usciti a mangiare(stefano e pam sono rimasti a casa....): a large pepperoni pizza e una large semplice, per un totale di 16 slides in tre, la fame era tanta, e una birra rossa, la fantastica Sierra Nevada, lasciatela perdere se vi capita. fine cena, una passeggiata con caffe'(michele continua a chiamarlo espresso)e ritorno a casa. sosta lungo la via per lasciare due spicci a un sassofonista e un tastierista di strada, spesa serale/notturne per prendere kellogs acqua succo d'arancia e 3 tazze e tre piani di scale.
stefano ci attendeva ai fornelli alle prese con una carbonara, solo per lui, non molto invitante per via del bacon, sostituto obbligato di pancetta o guanciale, ma tanto mi dovro' abituare.
cena, cazzeggio spinto, fluido per citare un amico, e chiacchierata da amichette del liceo fino a tardi....quasi un pigiama parti ahahahahahahha
la sistemazione e' un poco 'arrangiata', ma s'e' dormito (bene)

per ora dormono, come si fa' a dormire fino quasi alle due? aspetto un po' e poi li svegliero' a pallonate ( bei ricordi di campeggio), altrimenti sono costretto a questo sgabello e questo pc per non fare rumore. la sveglia del cinghiale suona, finalmente. potrei andare a dargli il buongiorno: una bella secchiata d'acqua fredda
la sveglia non suona piu' e nessuno si e' ancora alzato, sento rumori e gemiti da risveglio, lenzuaola che strusciano, sbadigli, ma credo che non abbiano intenzione di muoversi....
provo con il metodo italiano: un profumato caffe', vediamo chi cede...

a presto e buongiorno a tutti

posted by io @ 7:20 AM 3 comments

martedì, settembre 26, 2006

inizia il viaggio (della speranza?) su un gommone alato marca alitalia. Figli di emigranti alternano dialetti del sud d'italia a un americano da gangster senza piu' la pistola. Sotto rekyavic mi sono bevuto il terzo 187 ml, bianco questa volta, ispirato da carvalho e le sue scopate, desiderando il suo cibo, divorando le sue ricette. Mi e' diventato duro per un poco, nel desiderio di quel tortino con code sgusciate di giovani gamberi. Le microporzioni sono esaurite ed ho fame. Aspetto l'ora dello snack per il quarto 187 ml, anche questo bianco. il caso e' risolto e pepe e' tornato nello zaino. scrivo e passo il tempo. mangero' questa sera. sono vivo e sono ancora io.

posted by io @ 11:50 PM 0 comments

lunedì, settembre 25, 2006

è solo un attimo e sono già qui

Non me ne vado da te. Me ne vado da questa Roma fossile, addormentata, distratta, finta borghese e di sinistra, di destra di centro e di un cazzo. Da questa Roma delle birre, dei pezzi di pizza e delle pizzette e del cinese a portar via, del tiramisù e delle bottiglie sul muro al circo massimo, delle grattachecche, dei libri e delle foto, delle bombe con la crema e il cornetto quando capita, dei quattro gatti, del "cosa e chi avrei voluto vivere", dello yoga e delle prove in bici, dei ratti, dei modena, dei concerti ska e dei ragazzini che pogano, e la condensa sotto il tendone. Dei tennis club e la ferrovia, dei fratini e la caffarella. Questa roma delle sverniciate con la gomma nuova, destra sinistra destra e sono passato, di due cadute, dell'acqua a dicembre e i -2 la mattina. Da questa Roma delle partite a biliardo, dei fantasmi notturni piegati sul tavolo verde e delle sigarette, de(lle) desperados, del chinottino, del caffè, del lavoro, torno, 1 ora di sax, ripetizioni fino alle otto, mangio esco e se ne riparla domani. Me ne vado da questa roma invernale e migratrice di campo felice e rocca raso, lo skipass giornaliero e la tavola con il teschio, di questa roma estiva dei drammi per un pezzo di spiaggia in un mare marrone.
Me ne vado da questa Roma dei pochi film e giri (in centro), da questa Roma dell'appia, re di roma e s. giovanni. Da questa Roma musicale di villa celimontana e dei concerti, del XXXX, del be bop, della casa del jazz, delle tessere e i nomi finti e degli ingressi e degli sconti universitari, del primo maggio, della notte bianca, della notte al buio, delle notti d'estate, e dei suonatori stonati.
Me ne vado da questa Roma romana, imperiale, degli acquedotti e dei fori e delle ville e delle insulae, del colosseo illuminato di notte; da questa roma angolare, delle nicchie con le madonne, delle chiese barocche, del pantheon e dei capitelli, di piazza navona, di campo de' fiori, di porta metronia e dei sampietrini. Da questa Roma dei gatti imperatori seduti nei fori ad arringare la folla con i loro sonni; questa roma dei turisti, delle mappe e delle informazioni.
Me ne vado da questa Roma raccolta su una scheda punti, punti per la spesa, punti per il carburante, punti per i libri, punti per i viaggi, punti per la patente, punti per i frigoriferi e per i cessi; da questa roma della feltrinelli a largo argentina e i cd in offerta, degli agip e dei mediaworld. Da questa roma delle file alle casse e alle poste, delle liti, della fretta di finire e del tempo perso.
Me ne vado da questa Roma pseudoborghese dei coatti, dei finti fatti, dei fumatori e degli scherzi. Questa roma degli occhiali grossi di giorno e di notte, delle camicie con i lustrini, dei petti glabri e lampadati( vedi zingarelli 2007), delle macchine fighe incastrate al centro, delle magliette nuove e della moda, delle scritte ovunque come cartelloni pubblicitari, esseri sandwich che pagano per il lavoro che fanno, dei centri commerciali e gli outlet e i sabati di caos. Questa Roma dell'assenza, degli aperitivi, delle belle parole, delle parole vuote, del tempo che passa davanti a un bicchiere e una nocciolina.
Me ne vado da questa Roma ambulante sul ponte elio e su via del corso, dei mercatini e le bancarelle, delle caldarroste e i palloncini, degli spettacoli e delle statue immobili. Questa Roma in fuga perenne davanti alla legge, roma delle puttane di 16 anni lungo le strade, appariscente come una mano di vernice su un muro vecchio, che è sempre uguale. Da questa roma delle sigarette a terra, dei tamponamenti e degli insulti, delle strade strette, e delle strade larghe, e delle buche in mezzo, del raccordo sempre pieno e degli scooter in emergenza. Questa Roma dei varchi ztl, dell'anello ferroviario, della zona rossa, la zona blu, i parcheggi in centro e le doppie file.
Me ne vado da questa Roma della socialità coatta, schiava del tempo e dei fantasmi, questa roma cieca e finta, spugnosa, che assorbe e che prende e non paga; da questa Roma della disontissicazione con una birra di notte.
Me ne vado da questa Roma ladra di vita e di tempo, un po' bastarda e donna e vuota e maledetta. Scusa, me ne vado ma torno, presto. E' solo un attimo e sono già qui.





( libero e ispirato a remo)

posted by io @ 9:02 AM 2 comments