messo

published by joe

alla porta



domenica, ottobre 15, 2006

viaggio in china, solitario

incassato il gol di amoruso, ho deciso che non valesse la pena prendere per il culo michele...ho giusto chiesto se avessero gia' calato il secondo dopo, il giro di telefonate ai parenti (1 sola a dire il vero), e quella ad un cellulare che non rispondeva. ho infilato il magnifico giubbotto da banda metropolitana post bellica, sono passato a dare solo una pacca amichevole(ironica) al cinghiale e sono uscito.
Sole, nemmeno una nuvola all'orizzonte, che da manhattan in genere non si riesce a vedere, un po' di vento, la pelle del viso che si comincia a riscaldare, 15 gradi, un lusso considerando ieri sera.
Meta da definire, pensavo ad una colazione pesante, magari un brunch, un ranch, un ponch, bho, qualcosa che suonasse figo. ho sciolto i capelli ed ho lasciato che la medusa che mi avvolge il cranio nudo decidesse la strada, dirigendo il tempo, il mio tempo (la butto li', questa non e' semlice). ho sbirciato il mio riflesso in una vetrina a specchio, mi sono compiaciuto dei mie capelli eccesivamente lunghi, alla toki, colore a parte: ancora beneficiano del lavaggio di ieri.
penso di andare a sbattermi al village, sicuramente e' pieno di posti per mangiare. Ho un libro in tasca ma non voglio entrare in uno sturbuck per leggere : o al sole o non si legge oggi.
intanto la fame e' passata: ho capito, oggi si cammina soltanto. Passo davanti al joe's pub, lafayette avenue, noho. villagge? ho voglia di vedere qualcosa di nuovo, odori nuovi, facce diverse: non voglio gente cool, voglio solo camminare. decido di perderm del caos a rubare immagini, la prossima volta mangero' anche









posted by io @ 8:01 PM