roma, sto tornando con un desiderio soltanto
voglio guidare uno scooter sull'appia in un'afosa domenica pomeriggio e svoltare in via di Casal Rotondo, ed ondeggiare curva dopo curva tra le immagini dei campi di grano e pini e girasoli e puttane di colore lungo la strada che salutano con la mano. Voglio tornare indietro e fermarmi davanti alla Villa dei Quintili ed entrare per una passeggiata boccheggiante e continuare poi per Villa Celimontana mentre tutti sono rinchiusi al fresco dei condizionatori e sudare e allargare le braccia mentre lo scooter va' da solo per qualche metro di tempo e auscultare con le narici il battito degli odori della citta'. Voglio arrivare al Circo Massimo a salire per la Legione dei Cavalieri di malta e spiare dal buco e sedermi sul muretto del giardino degli aranci e fumarmi una sigaretta in faccia al cupolone mentre il cielo diventa arancione e rosso come i colori di una magggica che non ho mai tifato. Voglio bere da una fontanella e schizzare l'acqua su una macchina parcheggiata tappando il buco sotto. Voglio guidare fino alla piramide e passare poi davanti al gazometro e tornare sul lungo tevere e prendermi un "mortacci tua" da qualche automobilista e bermi una grattachecca al tamarindo, vedere se c'e' ancora il vecchio con il sassofono sul ponte dell'isola Tiberina, sgattaiolare in mezzo al traffico e guidare la strada piu' lunga per tornare a casa. Voglio sentire il fresco della sera lungo l'Appia Antica, sentire l'odore della benzina sulle mani dopo aver fatto il pieno, aspettare il passaggio a livello di Casabianca, e decidere di tirare dritto per il lago, prima, e Marino, poi, invece di tornare a casa. E vorrei rivedere il mio essere approssimativo e superficiale nel suono di quella marmitta bucata.
posted by io @ 1:21 PM
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