maniaci moderni
il tempo passa, come direbbe ogni nonna, e si tira a campa' come aggiungerebbe il nonno.
forse i miti e le leggende metropolitane e gli stereotipi sui quali si e' sviluppato l'immaginario collettivo sono morti o evoluti, mentre il nostro immaginario e' rimasto li', fermo, a credere che un maniaco sessuale puo' soltanto indossare un impermeabile ed aggirarsi nel parco di giorno in cerca di bambini davanti ai quali aprire le falde giallo sabbia; a credere ancora che l'uomo nero sia veramente nero, che dal water possano uscire solo coccodrilli e che il pozzo dei desideri abbia veramente la forma di un pozzo e se non hai una moneta sei fottuto.
path per newark, sabato ore 14 circa, ora di punta(ahahaha) destinazione "il giardino", seguendo il richiamo dell'ingordigia: ammaliante voce di sirena impersonificata da pollo di soja veggie burgers e verdure.
seconda fermata: americano unto, jeans, camicia, occhiali, faccia grossa, 35/40 anni, almeno 150 kg, si siede davanti alle giovani marmotte jjj (jed joe justin) e con uno beato sorriso inizia a giocherellare con il cellulare e con un giornale che si trovava tra le mani. nulla di strano: persone in attesa della propria fermata, se non leggono o si appisolano, giocano con il cellurare. accanto a noi una donna, dagli inoccultabili baffetti grigi, anch'ella giocherella con il cellulare manifestando pero' evidente interesse nel suo compatriotico dirimpettaio. il mio sguardo, sempre in movimento, coglie un particolare stonato nel quadro, come una pennellata di fucsia su una tela del Caravaggio...ma fucsia sgargiante, eh!. l'uomo, nel senso di apparteneza a quello specifico genere, per poverta' o incidente che fosse, o disinteresse verso la moda, mostra, all'altezza del cavallo dei suoi blue jeans consumati, uno strappo sinistro(di posizione) lungo circa cinque centimetri, che fa' da cornice ad una fuoriuscente, ma non troppo, adiposa porzione della sua coscia. La posizione, defilata sulla sinistra, e la mia ingenuita' hanno lasciato che l'immagine si perdesse con le altre e l'attenzione per quell'inconveniente che il povero bipede era costretto a sopportare, leggermente si e' disciolta in noia e attesa. I sorrisi hanno continuato a dipingere disgustosamente i volti dei due nuovi passeggeri, e sembrava esserci una malizia, inspiegabile ed ingiustificata, della quale non mi sono piu' curato, come di tutto il resto, fino al momento in cui jed, in un teatrale parossismo, si e' coperto gli occhi ed ha invitato a non guardare davanti a noi. Mi chiedo chi, tra i discendenti non di adamo ed eva, ne' di loth, bensi' delle scimmie(note per le loro bizzarre caratteristiche e insaziabile curiosita'), sia in grado di non guardare cio' che, con gesti veementi e indiscreti, viene apostrofato come abominio e per questo da evitare. Inevitabilmente quindi ho volto l'importuno, e probabilmente inopportuno, sguardo verso l'unico soggetto che poteva aver generato la convulsa reazione di jed e gli occhi, come lo scanner di un'arma fantascientifica, hanno individuato immediatamente la causa di quegli spasmi vocali: cio' che in principio sembro' essere un'interna toppa epidermica del sinistro strappo, si era modificata, fuoriuscendo e dichiarando la sua reale natura, manifesta nelle sue attuali forma, pigmentazione e venatura: un testicolo! Come un paio di occhiali magici per vedere la realta' delle cose celata agli uomini, la rivelazione della ributtante verita' e' stata epifania per i miei occhi al punto da permettermi di comprendere, infine, la natura di quei sorrisi incompresi sin dal principio ed abbandonati dall'indagine primitiva. Il bisunto sorrideva meschino e soddisfatto del godimento sessuale proveniente dalla consapevolezza del repellente esibizionistico scorcio di scroto, mentre la baffuta sorrideva incredula del vomitevole sfoggio di caduca virilita', fingendo un'intensa attivita' messaggistica per poter scattare foto che non vinceranno mai un premio pulizer ma almeno il riconoscimento del piu' subnormale incontro ferroviaro alla prossima riunione delle villose comari di jersey.
forse i miti e le leggende metropolitane e gli stereotipi sui quali si e' sviluppato l'immaginario collettivo sono morti o evoluti, mentre il nostro immaginario e' rimasto li', fermo, a credere che un maniaco sessuale puo' soltanto indossare un impermeabile ed aggirarsi nel parco di giorno in cerca di bambini davanti ai quali aprire le falde giallo sabbia; a credere ancora che l'uomo nero sia veramente nero, che dal water possano uscire solo coccodrilli e che il pozzo dei desideri abbia veramente la forma di un pozzo e se non hai una moneta sei fottuto.
path per newark, sabato ore 14 circa, ora di punta(ahahaha) destinazione "il giardino", seguendo il richiamo dell'ingordigia: ammaliante voce di sirena impersonificata da pollo di soja veggie burgers e verdure.
seconda fermata: americano unto, jeans, camicia, occhiali, faccia grossa, 35/40 anni, almeno 150 kg, si siede davanti alle giovani marmotte jjj (jed joe justin) e con uno beato sorriso inizia a giocherellare con il cellulare e con un giornale che si trovava tra le mani. nulla di strano: persone in attesa della propria fermata, se non leggono o si appisolano, giocano con il cellurare. accanto a noi una donna, dagli inoccultabili baffetti grigi, anch'ella giocherella con il cellulare manifestando pero' evidente interesse nel suo compatriotico dirimpettaio. il mio sguardo, sempre in movimento, coglie un particolare stonato nel quadro, come una pennellata di fucsia su una tela del Caravaggio...ma fucsia sgargiante, eh!. l'uomo, nel senso di apparteneza a quello specifico genere, per poverta' o incidente che fosse, o disinteresse verso la moda, mostra, all'altezza del cavallo dei suoi blue jeans consumati, uno strappo sinistro(di posizione) lungo circa cinque centimetri, che fa' da cornice ad una fuoriuscente, ma non troppo, adiposa porzione della sua coscia. La posizione, defilata sulla sinistra, e la mia ingenuita' hanno lasciato che l'immagine si perdesse con le altre e l'attenzione per quell'inconveniente che il povero bipede era costretto a sopportare, leggermente si e' disciolta in noia e attesa. I sorrisi hanno continuato a dipingere disgustosamente i volti dei due nuovi passeggeri, e sembrava esserci una malizia, inspiegabile ed ingiustificata, della quale non mi sono piu' curato, come di tutto il resto, fino al momento in cui jed, in un teatrale parossismo, si e' coperto gli occhi ed ha invitato a non guardare davanti a noi. Mi chiedo chi, tra i discendenti non di adamo ed eva, ne' di loth, bensi' delle scimmie(note per le loro bizzarre caratteristiche e insaziabile curiosita'), sia in grado di non guardare cio' che, con gesti veementi e indiscreti, viene apostrofato come abominio e per questo da evitare. Inevitabilmente quindi ho volto l'importuno, e probabilmente inopportuno, sguardo verso l'unico soggetto che poteva aver generato la convulsa reazione di jed e gli occhi, come lo scanner di un'arma fantascientifica, hanno individuato immediatamente la causa di quegli spasmi vocali: cio' che in principio sembro' essere un'interna toppa epidermica del sinistro strappo, si era modificata, fuoriuscendo e dichiarando la sua reale natura, manifesta nelle sue attuali forma, pigmentazione e venatura: un testicolo! Come un paio di occhiali magici per vedere la realta' delle cose celata agli uomini, la rivelazione della ributtante verita' e' stata epifania per i miei occhi al punto da permettermi di comprendere, infine, la natura di quei sorrisi incompresi sin dal principio ed abbandonati dall'indagine primitiva. Il bisunto sorrideva meschino e soddisfatto del godimento sessuale proveniente dalla consapevolezza del repellente esibizionistico scorcio di scroto, mentre la baffuta sorrideva incredula del vomitevole sfoggio di caduca virilita', fingendo un'intensa attivita' messaggistica per poter scattare foto che non vinceranno mai un premio pulizer ma almeno il riconoscimento del piu' subnormale incontro ferroviaro alla prossima riunione delle villose comari di jersey.
posted by io @ 2:36 AM
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