giorno 4: chinatown, la bionda, per la costa con la cassa da morto e la capoeira in spiaggia
inizia la giornata in attesa del grande incontro. Check-out, prenotato lo stesso ostello per giovedi' sera, aspetto nella hall e mi metto a lavorare. qualche email mi dimostra per l'ennesima volta che ho assunto un idiota che fa di tutto per non nascondere se stesso al mondo! In ritardo, ma non poi cosi' drastico lo invito a ragionare e a correggere l'errore. I ragazzi mi vedono on line e mi chiamano, indu e ethan, che carini, come stai? com'e' la california? ho avuto questo problema e l'ho risolto in questo mode, come funziona la newsletter?...momenti generosi di lavorativo affetto. sono spaparanzato sul divano scomodo dell'ostello ascoltando due che parlano una lingua dell'est europeo, quando vedo un'ombra passarmi davanti e la riconosco. Alzo gli occhi e la vedo, in tutta la sua "bellezza",capelli biondi lisci lunghi, fino alle spalle, oc,chi verdi, fisico longilineo, magro, in forma: la bionda. Sono contento, felice...non so distinguere. Incontrarlo, dopo mesi, per un pezzo di viaggio che abbiamo sempre detto che avremmo dovuto fare, incontrarlo a san francisco, privo di senso, ma divertente. saluti, mezzo abbraccio e gli becco subito la spalla operata, la caviglia distorta, il collo bloccato: cazzo e' da ospizio! Per una volta in vita nostra mi sento piu' in forma di lui, avro' sempre piu' panza ma quella e' genetica!
Usciamo e mi mostra quella che sara' la nostra macchina, la bara-mobile: doveva essere una mustang decappottabile secondo i miei piani....parcheggiamo e ci incamminiamo verso china town, bisogna attraversare la porta. il giro e' rilassato, finiamo al peer 39 per una clam chowder in a bread bowl, passando per la little italy di sf. al ritorno doniamo 14 dollari per 2 espressi(veri espressi) un biscotto e una fetta di torta e decidiamo che e' ora di salire in macchina, destinazione golden gate. lo attraversiamo a rischio incidente e puntiamo a nord, verso il tridente. ora, capire cosa sia il tridente nella mente di un italiano che e' stato qui ormai tanto tempo fa' scorrazzato a destra e sinistra da una californiana doc e' un'impresa ardua, ma perche' non fidarsi? andiamo! percorriamo la costa e ci fermiamo ovunque: piccole spiagge, meravigliosi incontaminati angoli di paradiso...mavaffanculova! doveva essere un giro alla Miles e Jack, Telma & Louise era un po' troppo eccessivo. Will e Hand sono sempre nella mia mente ma credo che la nostra formazione fosse piu' alla Gianni e Pinotto. Ma che importa? in fondo bisognava muoversi, e lo abbiamo fatto.
Usciamo e mi mostra quella che sara' la nostra macchina, la bara-mobile: doveva essere una mustang decappottabile secondo i miei piani....parcheggiamo e ci incamminiamo verso china town, bisogna attraversare la porta. il giro e' rilassato, finiamo al peer 39 per una clam chowder in a bread bowl, passando per la little italy di sf. al ritorno doniamo 14 dollari per 2 espressi(veri espressi) un biscotto e una fetta di torta e decidiamo che e' ora di salire in macchina, destinazione golden gate. lo attraversiamo a rischio incidente e puntiamo a nord, verso il tridente. ora, capire cosa sia il tridente nella mente di un italiano che e' stato qui ormai tanto tempo fa' scorrazzato a destra e sinistra da una californiana doc e' un'impresa ardua, ma perche' non fidarsi? andiamo! percorriamo la costa e ci fermiamo ovunque: piccole spiagge, meravigliosi incontaminati angoli di paradiso...mavaffanculova! doveva essere un giro alla Miles e Jack, Telma & Louise era un po' troppo eccessivo. Will e Hand sono sempre nella mia mente ma credo che la nostra formazione fosse piu' alla Gianni e Pinotto. Ma che importa? in fondo bisognava muoversi, e lo abbiamo fatto.
posted by io @ 12:00 PM
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