tagliatori di teste e giocolieri
dolcemente svegliato al suono della voce di uno zio e tre zie, appena alle undici, dopo una notte di mojito malbec e in lavoro da fare. taglio teste. taglio tutto cio' che non ha senso. il corso da mastro titta l'ho superato a pieni voti. ricomincio a tracciare il cerchio di terra bruciata intorno a me, stufo di tutta questa inutilita'. ricordo com'ero e sono ancora. ma non ci sono valigie che mi porto dietro. e come se volessero provare a pescare moby dick con una paurara, con uno, dieci, cento ami e canne da pesca: nuotando strappo via tutto senza nemmeno sentire il fastidio delle punture.La porta dello spavento supremo: come si fa' a pensare ad un titolo piu' bello per una canzone? "nell'apparenza e nel reale, nel regno fisico o in quello astrale, tutto, si dissolvera'. Sulle scogliere fissavo il mare che biancheggiava nell'oscurita'. tutto, si dissolvera'. bisognera', per forza, attraversare alla fine la porta dello spavento supremo. il nulla emanava la pietra grigia, e attorno campi di zafferano. passavano donne bellissime, in sete altere..."
chiedete ai principi chi e' Gigì la Chance e come si fa' a tenere dei cd in equilibrio sui capezzoli
posted by io @ 11:55 AM
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