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published by joe

alla porta



martedì, dicembre 05, 2006

Era una scusa quasi perfetta...

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Era una scusa quasi perfetta, soprattutto per le ragazze. «Vado a studiare in biblioteca» si diceva a casa con un finto sussiego nobilitante, da studioso serio: «topo da biblioteca», appunto. In realtà si sapeva che in biblioteca c’erano quelli dell’altro sesso e quella era la ragione vera. In sala di lettura c’era sempre un’aria di silenzio teso, con un continuo rumore ormonale di fondo: ognuno si portava i libri suoi ma chi li guardava? I secchioni per davvero stavano a casa, a studiare sul serio: la sera gli si telefonava e ci si faceva dare la versione di greco bell’e fatta.
Per le biblioteche ho poi continuato a girare e quel rumore ormonale è diventato naturalmente quasi impercettibile. Ma non solo quello mio. Nelle sale di lettura di ragazzi e ragazze ne vedo sempre meno. E quei pochi mi sembra che siano lì a studiare davvero. Al bar nel seminterrato a fumare una sigaretta – momento decisivo per le generazioni passate – ne trovi soltanto qualcuno, solo e un po’ sperduto. Che è successo?
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da: Giovanni Gozzini

posted by io @ 1:28 PM