l'indiano e la pugilessa
nella notte metropolitana ho vagato con un sorriso ebete, cacciatore di immagine, instancabile camminatore, mangiatore di hamburgers, stomp.la musica effettivamente manca, al ritmo delle luci e dei taxi che corrono, turbanti al volante che parlano, arrancando lungo i marciapiedi alla ricerca di camminatori stanchi, turbanti dell'india lontana di chissa' quale anno, turbanti di barbe arruffate e odori di cibo fritto ed incensi, turbanti di voci roche che voltano l'angolo e scompaiono, insieme con le loro luci rosse sulla carcassa gialla.cosi' nella scelta di muoversi nel sottosuolo nuove scarpe calpestano le strade e i vecoli nascosti alla luce delle finestra di sopra. lo scintillio ora e' minore, ognuno ha il suo percorso invisibile da seguire, fatto di soste e corse e scalini e porte da attraversare per andare dove?
due guantoni blu e bianchi appesi ad una borsa di pelle(italiana?), seguono la strada per una palestra, trasportati da un'esile bianca figura che di pugilato non ha nemmeno il sogno.
posted by io @ 12:00 PM
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