messo

published by joe

alla porta



domenica, luglio 27, 2008

le mani non dimagriscono

quando tornai a scuola, l'anno del mio 5o liceo scientifico, una ragazza mi venne incontro e mi disse ciao. La guardai immediatamente, o meglio i miei ormoni la guardarono in tutte le sue forme: tette (perche' cosi' si chiamano in quei casi) non molto grandi ma evidenti e comunicative su un busto magro, gambe all'apparenza lunghe fasciate da un jeans aderente e un culetto(di nuovo utilizzo i termini appropriati) tondo, alto e sodo. i capelli lunghi, il viso carino e sorridente, occhi azzurri. Mi fisso' non sorpresa dal mio stupore: voleva che l'avessi riconosciuta ma non era stupita dalla mia perplessita'; il suo ciao era suonato familiare ma la sua immagine...non dava vita a nessun ricordo, nessuna esperienza ne' pensiero, nulla! Stanca del mio chiedermi chi fosse fu lei ad interrogarmi: " ti ricordi di me?" la sua domanda confermo' il sospetto che dietro al saluto iniziale ci fosse una conoscenza pregressa e cominciai la patetica ricerca scorrendo nomi e volti, una diapositiva dietro l'altra, scandite dal suono meccanico del proiettore:clanc! ma nulla. Come sempre onesto, le dissi di no, e mi rispose con il suo nome, constatando con divertita soddisfazione che allora doveva essere proprio cambiata. Ripassai in rassegna le diapositive, velocemente, questa volta andando nell'archivio alla sezione nomi con quello che mi era stato appena confidato, ma di nuovo nulla. Allora decise di dirmi la sua classe, IIIC: e le nubi si diradarono. Era dimagrita almeno 20 kg in un'estate; la guardai meglio, ma con discrezione, scivolando di nuovo su quei particolari non trascurabili; il suo viso prese forma nella mia memoria. Sovrapposi le immagini stupendomi di quanto, in dimensione, la sua vecchia figura esondasse dai contorni della nuova. Mi disse che un giorno, a casa, decise che doveva essere piu' magra: prese uno zaino, lo riempi' di libri, ed inizio a salire e scendere le scale del suo palazzo, per ore, per giorni. Dimagri'. Le guardai le mani: erano le stesse, ancora grosse, tonde e carnose.

posted by io @ 3:11 PM