messo

published by joe

alla porta



domenica, dicembre 23, 2007

una musica che invade il cuore come una marea che sale, lentamente. e' dolorosa quanto bella, in grado di far crollare le fondamenta sulle quali giaccio oggi.
penetra e si espande, si gonfia, calda, cresce e si dilata. annega le esigenze e le volonta', cancella presente e passato e futuro, e fa emergere come immagini scacre, gli ancestrali sogni. i desideri piu' puri come quadri di di vergini venute a galla da pozzi, statue di madonne nere incagliate nelle reti di pescatori.
bisogna partire, anche se ora non riesco a muovermi, contaminato, infine, dalla magnificenza di una creazione senza pari. in tutte le sue versioni: ognuna aggiunge ricchezza all'originale che non ha bisogno di essere arricchita.
ha svuotato tutto, sento le ossa vuote, le gambe come immerse in una liquido amniotico dal quale non vogliono uscire. gli occhi aperti a fissare il suono e catturarlo, cristallizarlo in immagini sonore. la mente raccoglie visioni e suoni e sentimenti che vengono da lontano e li cuce insieme.
sembra tristezza ma non puo' essere, e solo voglia di essere altrove, dentro quella stessa musica, una nota nella perfezione

devo andare al Gran Café Tortoni - Avenida de Mayo 825

posted by io @ 2:05 PM